Sorprendente Polonia – cosa vedere

Chiudi gli occhi e immagina distese di prati verdi, l’infinito blu dell’acqua, il bianco cangiante della neve, il viola intenso dei crochi che spuntano in primavera, il rosso fiammeggiante del mattone nei castelli gotici, l’allegria dei campi gialli pieni di girasoli o colza, le mille sfumature dell’arancione degli alberi autunnali. Senti gli odori dei fiori, della brezza marina, del bosco, della cannella, di pane appena sfornato…

Adesso apri gli occhi. Sei stato in Polonia. Bella, vivace, colorata. Te la immaginavi così?

Se ancora pensi che sia un Paese grigio, ti dovrai ricredere! La Polonia è una continua scoperta e ti sorprenderà con la sua pallette variopinta di colori e sfumature. È calorosa, ospitale, piena di vitalità e di capacità di cambiare, mantenendo allo stesso tempo una forte identità.

POLONIA VICINA E LONTANA, CONOSCIUTA E ANCORA DA SCOPRIRE

La Polonia è conosciuta per le sue città ricche di storia, cultura e arte, come la graziosa Cracovia, l’eclettica Varsavia, l’orgogliosa Danzica, l’accogliente Breslavia, la vivace Lublino, la maestosa Poznań. Tesoriere di vere chicche architettoniche, custodi della storia, aperte e piene di vita, le città polacche continuano ad affascinare i viaggiatori da tutto il mondo. Non si può sfuggire al loro genius loci. Ti fanno innamorare perdutamente.

Tuttavia, suonerà assurdo, ma vale la pena anche allontanarsene… Perché pur essendo dei veri e propri biglietti da visita della Polonia, le città non sono le uniche mete valide del Paese. Come dimenticarsi dei suoi 23 parchi nazionali, con montagne maestose, laghi cristallini, paesaggi mozzafiato? Come scordare cieli incontaminati, animali selvaggi, foreste primordiali?

Infine, come trascurare i 17 siti UNESCO, testimoni delle ricchezze geologiche, dei valori multiculturali ma anche delle storie tormentate che segnarono i destini di tutta l’Europa?

La Polonia si può scoprire in vari modi, mettetevi comodi e cominciamo il viaggio!

POLONIA REALE

Storie di principi, principesse, cavalieri e re: per scoprire la Polonia reale cominciamo dalla capitale, Varsavia, con il suo Castello che insieme a tutto il centro storico ricostruito eroicamente dai cittadini dopo la Seconda Guerra Mondiale fa parte del Patrimonio UNESCO.

Vista notturna sul Castello Reale a Varsavia, in Polonia

Andiamo poi – sempre a Varsavia – a visitare la perla architettonica del barocco, la residenza Wilanów dove d’inverno viene allestita una fiabesca mostra temporanea en plein air chiamata il Giardino Reale delle Luci. Infine fermiamoci nel Parco Reale Łazienki, uno dei numerosi spazi verdi che ricoprono circa metà della superficie capitolina, magari intorno alla caratteristica scultura di Chopin, ai piedi della quale ogni anno da maggio a settembre si svolgono concerti della musica del genio, gratuiti e all’aperto.

Gente intorno alla scultura di Chopin durante il concerto gratuito di pianoforte presso il Parco reale Lazienki a Varsavia, in Polonia

Ma Varsavia non è l’unica città legata ai re polacchi. C’è naturalmente anche Cracovia, considerata la capitale culturale della Polonia ed effettivamente l’ex capitale amministrativa, perla UNESCO, uno dei luoghi dal più ricco patrimonio storico-culturale del Paese. Una delle sue icone più caratteristiche è ilCastello di Wawel da cui i re polacchi governarono il Paese dall’XI al XVI secolo. Le loro incoronazioni avvenivano nell’adiacente Cattedrale e lì sono sepolti.

Vista notturna sul Castello di Wawel a Cracovia, in Polonia

A rendere questo posto ancor più mitico e fiabesco contribuisce la figura del leggendario drago la cui rappresentazione in bronzo sputa fuoco ai piedi del Castello, proteggendo gelosamente l’entrata alla sua tana…

Essendo stata la capitale dello Stato Polacco, nel medioevo Cracovia andava protetta in modo particolare. Per questo motivo il re Casimiro il Grande nel XIV fece costruire lungo il confine sud della Polonia una rete di fortezze. Erette perlopiù sulle difficilmente accessibili rocce calcaree, presero nome dei Nidi d’Aquila. Alcune si sono conservate meglio, alcune peggio, ma in qualsiasi stato si trovino, rimangono affascinanti e incantevoli. Al punto da attirare addirittura grandi star del cinema: nelle rovine del Castello di Ogrodzieniec a Podzamcze sono state infatti girate delle riprese della celebre serie The Witcher, basata del resto sulla saga dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski.

Rovine del castello di Ogrodzieniec a Podzamcze

 

Oggi i Nidi d’Aquila costituiscono uno dei più suggestivi itinerari turistici in Polonia, lungo circa 164 chilometri, un vero e proprio percorso storico-culturale, una delizia per l’animo e per il corpo. Qui la storia si può conoscere viaggiando in bici, a piedi, a cavallo, godendosi la natura rigogliosa, l’aria fresca e i paesaggi mozzafiato. La zona è particolarmente attraente anche per chi pratica l’arrampicata.

I castelli in Polonia sono numerosi e ognuno nasconde una propria storia, un proprio segreto, una leggenda. Tra i più spettacolari c’è quello di Moszna, da fiaba – con le sue 99 torri e torrette – ma anche un po’ da horror, dato che una di loro è abitata da… uno scheletro!

Castello Moszna in Polonia

E come non menzionare il Castello teutonico di Malbork, la più imponente fortezza medievale d’Europa e la più grande costruzione in mattoni di questo tipo al mondo, sito UNESCO. Oppure quello di Krzyżtopór, costruito nel XVII secolo, da un eccentrico aristocratico, amante della magia e dell’astrologia. È stato infatti progettato seguendo il modello di un calendario. Ha quattro torri che rappresentano le quattro stagioni, 12 sale che rappresentano i 12 mesi dell’anno, 52 stanze e 365 finestre come le settimane e i giorni di un anno, più una finestra aggiuntiva da utilizzare solamente negli anni bisestili.

SPECCHIARSI NELL’ACQUA

Tutto il nord della Polonia è una terra ricca di acque, dolci e salate, con percorsi navigabili lunghissimi, perfetti quindi per chi pratica sport acquatici, ma anche per chi ama rilassarsi in prossimità di acque cristalline. Immaginiamo di trovarci nella Terra dei Mille Laghi, perché sì, esiste davvero. Anche se questo soprannome della Masuria, regione nella Polonia nord-orientale, in realtà è sminuente visto che i laghi sono oltre 3000!

Vista dall'alto su un lago in Masuria, Polonia

Qui la natura regna sovrana, e c’è anche una grande scelta di attività da svolgere all’aperto: golf, escursioni in canoa, in barca a vela, o in bicicletta. 

E parlando dell’acqua non dimentichiamoci del Mar Baltico da cui la Polonia viene bagnata al Nord, per ben 770 km. Pur essendo un mare generalmente freddo, il Mar Baltico sa regalare esperienze ed emozioni piene di calore e senso di libertà. La maggior parte delle spiagge polacche sono infatti spiagge libere, spesso selvagge e isolate, dove si può passeggiare, correre o cavalcare senza alcuna limitazione. La costa del Mar Baltico è bella e variegata, con dune selvatiche o dirupi pittoreschi.

2 persone corrono a cavallo lungo la costa del Mar Baltico

Un’imperdibile attrazione naturalistica sulla costa baltica è il Parco Nazionale Słowiński con le dune mobili dove su un territorio di alcuni chilometri quadrati si svolge uno spettacolo della natura davvero unico. In una giornata serena una leggera brezza marina sposta la sabbia granello dopo granello, mentre altre volte un forte vento solleva grosse nubi sabbiose. Così le gigantesche dune, di cui la più alta è di 40 metri, si spostano di alcuni metri l’anno, inghiottendo il bosco circostante e talvolta scoprendo invece resti di antichi boschi millenari, conservati dalla sabbia e dall’acqua salina. Le dimensioni delle distese sabbiose e la loro superficie scavata dal vento durante una giornata calda e secca le fanno sembrare un vero e proprio deserto.

Dune mobili in Polonia, Parco Nazionale Slowinski

La grande particolarità e alla stesso tempo la ricchezza del Mar Baltico è l’ambra. Questo straordinario tesoro detto anche “l’oro del Baltico, nonostante venga chiamato pietra preziosa, in realtà è un tipo di resina fossile, sottoposta per milioni di anni ai processi geologici. Il Mar Baltico viene considerato il suo deposito più vasto ed esclusivo.

2 persone sorridenti che guardano oggetti in ambra, a Danzica in Polonia

Un’altra gemma preziosa, pur di un tipo diverso, legata al Mar Baltico è la città di Danzica. Un posto di grande importanza storica e di altrettanto fascino, con le sue pittoresche casette, la maestosa Basilica di Santa Maria (la più grande chiesa in mattone in Polonia, la terza in Europa) e la caratteristica gru medievale.

Vista notturna su Danzica

VERSO LE STELLE

Il cielo notturno incontaminato da luci artificiali è ormai una cosa sempre più rara ed esclusiva. La Polonia offre diversi luoghi dove poter ammirare l’universo affascinante delle stelle e sì, anche vedere la Via Lattea! Cosa dà più senso dell’infinito di un cielo trapuntato di stelle? Per osservarlo nel suo pieno splendore incontaminato scegliamo l’est della Polonia, la parte più verde e più ricca di fauna e flora del Paese. È proprio qui che si trova la foresta primordiale di Białowieża – sito UNESCO – con i famosi bisonti europei. La verginità, la purezza di questa zona la rende perfetta per osservare il cielo notturno.

2 bisonti europei sulla neve nel Parco Naizonale Bialowieza in Polonia

Ma lo spettacolo più grande lo offrono i Monti Bieszczady con il Parco del Cielo Stellato, dove il firmamento viene protetto dall’inquinamento luminoso in quanto una vera e propria riserva naturale. Perché come dichiara UNESCO, il genuino cielo notturno è un patrimonio dell’umanità e le future generazioni hanno diritto ad ammirare questa ricchezza che ci viene regalata dall’universo.

Panorama sui Monti Bieszczady in Polonia

Il Parco del Cielo Stellato in Polonia è uno delle solo 6 riserve di questo tipo in tutta l’Europa e in una notte di luna nuova si vedono oltre 7000 stelle senza telescopio, mentre la Via Lattea sembra una nuvola scintillante che raccoglie in sé i misteri dell’universo.

Chi è appassionato di stelle e dell’universo non deve perdersi neanche la visita a Toruń, città natale del celebre astronomo Niccolò Copernico. Una delle sue attrazioni principali è il planetario in cui è possibile assistere agli spettacoli sulle costellazioni, pianeti e galassie, oltre che alle mostre interattive. Toruń del resto è una stella da sè: piccola, ma affascinante, con la sua parte medievale considerata patrimonio dell’umanità UNESCO.

 

Vista notturna su Torun, in Polonia

Al personaggio di Copernico sono in particolar modo legate anche altre due città polacche: Cracovia, dove studiò presso l’Università Jagellonica (l’ateneo più antico in Polonia) e Olsztyncon il suo quattrocentesco castello in stile gotico abitato nel XVI dal geniale astronomo. Proprio qui Copernico scrisse il primo volume del suo celeberrimo trattato che lo rese famoso in tutto il mondo, Sulle rivoluzioni delle sfere celesti.

Universita Jagellonica, Collegium Maius, Cracovia, Polonia

Oggi all’interno del castello si trova il museo della regione Varmia-Masuria (di cui Olsztyn ѐ capoluogo) dove tra le altre cose ѐ possibile visitare un’esposizione dedicata a Copernico.

Vista su Olsztyn

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CAMMINARE TRA LE NUVOLE

A chi non manca la spensieratezza e la libertà di tenere la testa tra le nuvole? Anche questa è un’esperienza, un’emozione che ci possiamo regalare in Polonia. Immaginatevi vette alpine, a oltre 2000 metri di altezza fino a toccare il cielo, laghi cristallini, animali rari e selvaggi. Questi sono i Monti Tatra. Una catena montuosa con paesaggi mozzafiato che offre esperienze indimenticabili per tutti i tipi di viaggiatori, da scalatori esperti a famiglie con bambini alla ricerca di relax in mezzo alla natura.

Monti Tatra

Vi troverete vette esigenti ma anche valli pittoresche in cui passeggiare in tranquillità, magari assaggiando genuini prodotti locali, come il famoso formaggio di pecora Oscypek DOP, l’indiscusso re dei formaggi polacchi, la cui forma rammenta i capolavori dell’artigianato folkloristico: viene infatti inciso in modo fantasioso (ogni capo pastore, il cosiddetto baca, ha un suo motivo artistico personalizzato che permette di riconoscere il suo prodotto dagli altri). Perfino il suo colore giallo scuro ricorda il colore degli abeti appena tagliati. Ha un sapore deciso, leggermente salato e affumicato.

Formaggio Oscypek

La zona dei Monti Tatra è caratterizzata e amata anche per le particolari costruzioni architettoniche in legno, di cui la manifestazione più famosa è la cittadina di Zakopane. Una meta ambitissima, sia d’estate che d’inverno, in quanto oltre ad essere accogliente ed affascinante, costituisce un ottimo punto di partenza per le escursioni in montagna.

Edificio in legno a Zakopane

Stupefacenti esempi di architettura in legno si possono ammirare anche percorrendo l’Itinerario dell’Architettura in Legno, sempre in questa zona, lungo la quale incontriamo oltre 250 chiese, campanili, ville, musei all’aperto: tutti di grande valore storico, tutti in legno. Sono testimonianze dei tempi antichi nonché preziosissimi monumenti materiali della cultura popolare. La perfezione degli edificatori e artisti che li costruirono stupisce fino ad oggi. Otto chiese sono state apprezzate in particolar modo: si trovano sulla lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Chiesa ortodossa in legno, regione Malopolska, Polonia

Un posticino davvero particolare è il villaggio Zalipie, chiamato “villaggio dipinito”  perché i muri delle sue case, dei ripostigli, i pozzi, gli steccati e addirittura le cucce dei cani sono decorate dai colorati dipinti floreali. 

Casetta in legno pitturata, Zalipie

La tradizione di dipingere le case è nata dall’invenzione di Felicja Curylowa (1904-1974), nei tempi in cui le case si annerivano periodicamente dal fumo del camino; invece di limitarsi solamente a imbiancarle, Curylowa iniziò a coprirle poco alla volta con fantasiosi disegni floreali della tradizione folkloristica del posto: un modo per abbellire le case, certo, ma i disegni dai colori brillanti rendevano anche i muri più resistenti al fumo. In poco tempo l’usanza si estese a tutto il paese e le abitanti cominciarono a decorare le proprie abitazioni e tutto quello che le circondava.

TOCCARE CON LE MANI

Vivendo nel mondo virtuale, ciò che tocchiamo di più è la tastiera del computer e lo schermo del cellulare. Ma le nostre mani hanno voglia di riscoprire il mondo attraverso il tatto. E appena sarà possibile in Polonia potrete formare le vostre esperienze e i vostri ricordi con le proprie dita. Potrete voi stessi creare dei bellissimi pezzi di ceramica durante i laboratori a Bolesławiec, da cui provengono le ceramiche famose in tutto il mondo.

Ceramica decorata

Nel Museo Vivo dei Piernik a Toruń, potrete invece preparare dei gustosi biscotti di miele e pan di zenzero. I piernik da secoli sono simbolo della città. Alla loro unicità ha contribuito la ricchezza del terreno circostante, la strategica posizione commerciale che garantiva l’accesso ai beni esotici come le spezie e naturalmente l’ingegno dei pasticceri. Non resta che seguire le loro orme!

4 giovani persone che preparano biscotti di pan di zenzero a Torun

Nel cuore di Poznań invece, potrete mettere le mani in pasta cimentandovi nella preparazione di un’altra dolce prelibatezza polacca, il cornetto di San Martino a marchio IGP, ripieno di semi di papavero bianco, vaniglia, datteri schiacciati e fichi secchi, zucchero, crema, uvetta, burro e buccia d’arancia. La sua storia risale all’età pagana, quando durante le feste autunnali si usava offrire agli dei un pane ripieno a forma di corna di bue. La tradizione cristiana riprese questa usanza e la legò, appunto, alla festa di San Martino dell’11 novembre. Alcune leggende narrano di un pasticcere di Poznań che, in risposta all’appello del parroco che chiedeva doni per i poveri, preparò ben tre forme di cornetti e le portò in chiesa; il suo esempio fu seguito anche dagli altri e la tradizione persiste fino al giorno d’oggi.

Mani che preparano i cornetti di San Martino a Poznan

Vista sul municipio di Poznan

Cracovia non rimane indietro e presso l’apposito museo insegna a preparare l’Obwarzanek IGP, il culinario biglietto da visita della città. Troverete questa specialità un po’ dappertutto venduta dai venditori ambulanti. Si tratta di una pagnotta a forma anulare ricoperta di sesamo, papavero o sale. Si produce almeno dai tempi medievali e la sua forma rammenta le corone di fiori, i wianki, che vengono preparati per la festa di San Giovanni.

Vista dall'alto sulla Piazza del Mercato di Cracovia

FINO AL CUORE DELLA TERRA

Per entrare in questo viaggio fino in fondo, per toccare il cuore della Polonia, ci manca scendere nei suoi sotterranei. Tra le gemme più preziose c’è la magnifica Miniera di Sale di Wieliczkasito UNESCO, un vero e proprio mondo a parte. Con i suoi 700 anni ricorda i tempi dei principi e dei re, al suo fascino non sfuggirono personaggi come Copernico, Goethe e Chopin.  I corridoi e le stanze scavate nel sale formano il Percorso turistico sotterraneo ma sono anche testimonianza della storia dell’industria mineraria del sale a partire dal Medioevo fino ai giorni nostri. Le tracce del lavoro svolto per centinaia di anni, incantevoli laghi sotterranei, cappelle scavate nel legno e nel sale, statue e figure di sale, lampadari creati con cristalli di sale, tutto ciò dona un’atmosfera indimenticabile.

Sculture nella miniera di Sale Wieliczka

L’industria mineraria è stata un fiore all’occhiello della Polonia e fino ad oggi lo testimonia soprattutto la regione della Slesia. A Zabrze, una delle città della regione più importanti per questa industria, si trova un museo veramente particolare: la Miniera Guido. Cosa ci può essere di tanto particolare in un museo-miniera? Beh, per esempio un trenino sospeso in aria o… un pub sotterraneo a 320 metri di profondità quindi il più profondo in Europa! Ci si può assaggiare l’ottima birra locale, la Guido Beer, prodotta da un birrificio slesiano di zona. E per gli amanti dell’adrenalina c’è la possibilità di andare a livello 355, dove in un buio completo, muniti di fari e vestiti da minatore, potrete provare sulla propria pelle il duro lavoro del minatore.

Miniera Guido

Ma magari invece al posto del minatore preferiresti diventare… un ricercatore d’oro? Anche questo è possibile in Polonia! Basta visitare la miniera Złoty Stok a 80 km da Breslavia. “Il diamante polacco”, ovvero la selce tigrata, la scoprirete nelle antiche Miniere di Selce tigrata a Krzemionkisito UNESCO, che si trova nella regione di Santacroce, un vero regno geologico della Polonia.

Mani che lavorano un pezzo di selce tigrata

Cielo stellato della regione Santacroce

E chi si accontenterà dell’argento può visitare le Miniere di Tarnowskie Góry, sempre sito UNESCO!

Miniera d'Argento Tarnowskie Gory UNESCO

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